Testimonianze

20 anni di sostegno
Vent'anni fa! Una vita fa! Un incontro che ha cambiato la mia vita!
In questi vent'anni, Gyen Rinpoche Lama Tashi non ha solo sostenuto i bambini e le bambine della Tashi Orphan School di Kathmandu, ma ha toccato il cuore di centinaia — forse migliaia — di persone in tutto il mondo. Con una parola, una preghiera, un gesto silenzioso, ha saputo offrire sostegno a chiunque ne avesse bisogno, senza mai tirarsi indietro.
Anche io sono cresciuta in questa straordinaria avventura, insieme alla grande famiglia della Tashi School. Il cerchio si è allargato: Modena, Milano, Bologna, Reggio Emilia, i Colli Euganei… Tanti eventi, iniziative, incontri nati dalla sincera aspirazione di persone, gruppi e istituzioni che hanno reso questo cammino speciale.
Nel 2008 siamo stati tra i primi a visitare la scuola di Kathmandu, e quel viaggio ci ha cambiato la vita. I sorrisi e la semplicità dei bambini e delle bambine, che pur avendo poco donano tanto amore, sono un dono inestimabile.
Tutto ciò che ho fatto per loro è stato mosso dalla fiducia — la stessa che mi ha sempre accompagnato grazie all'amicizia e al sostegno di Giovanna e di Emilia, che ogni anno impagina gratuitamente il nostro calendario.
Durante il periodo del COVID non ci siamo fermati, ma molte attività si sono interrotte, e con esse la raccolta fondi. È anche per questo che oggi ti chiedo un piccolo, grande aiuto. Che sia una donazione, la condivisione di questa storia, l'organizzazione di un evento nel tuo territorio: ogni gesto conta.
Una persona può fare molto. Insieme, possiamo fare la differenza. Beatrice
""L'unità è forza. Quando c'è lavoro di squadra e collaborazione, possono essere raggiunte cose meravigliose."
Dalai Lama

L'adozione dei Bambini della Tashi Orphan School è stata in tutta verità una grande occasione e possibilità che mi è stata data e non che io ho dato a loro...
Il fatto di rinunciare a una determinata somma per aiutare questi bambini (speciali) sento che mi ha fatto diventare anche se in piccolissima parte una persona migliore, un pó più altruista, un pó più educata, e un pó meno egoista, ma sopratutto molo più felice nella vita di tutti i giorni, una felicità che al sol pensarci ti riempe il cuore facendomi venire un nodo alla gola dalla gioia..
Non mi sono mai sentito purtroppo genitore a distanza, forse perche il senso paterno è una cosa che non mi appartiene , mi sento comunque parte integrante di questa grande famiglia, anche se a volte non mi sento degno di esserlo. Ringrazio infinitamente il mio maestro Lama Tashi, e prendo rifugio con immenso amore... S.

Ho deciso di sostenere la Tashi Orphan School in Nepal ormai diversi anni fa, perché credo in questo progetto e sono sicuro che tanti piccoli aiuti possono fare una grande differenza.
È un modo concreto per aiutare tanti ragazzi e ragazze in un momento decisivo della loro crescita: studiare significa mettere le basi per un futuro e una vita più libera e felice. Si crea un contatto diretto con alcuni e alcune di loro, uno scambio di amicizia che dà gioia a chi dona e a chi riceve.
Inoltre, è un modo concreto e diretto per sostenere un centro buddista tibetano in Italia, la preziosa attività di diffusione degli insegnamenti che il Ven. Gyen Rinpoche Lama Tashi offre a tutti i frequentatori del Sangha.
Non c'è nulla di più bello che rendere felici gli altri, soprattutto chi ha bisogno di aiuto.
Ogni donazione sviluppa la compassione, cura lo spirito e spegne l'egemonia dell'ego; ogni donazione è un passo importante di pratica di Dharma sulla via del risveglio e dell'illuminazione.
Andrea Chiesi, artista, docente di pittura e disegno all'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
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Desidero condividere con voi le impressioni che ho maturato durante il mio soggiorno presso la Tashi Orphan School nel Sherapling Mahayana Buddism Learning Centre, a Hiledevi Village. Il villaggio si trova a circa 2.000 m di altitudine nelle vicinanze dell'Himalaya e intorno ad esso si erge un vero e proprio anfiteatro di montagne.
Il 2 agosto scorso sono arrivata nel villaggio e appena scesa dalla Jeep la mia prima impressione è stata quella di essere arrivata in una grande famiglia. Ad accogliermi ho trovato 26 piccoli bambini che insieme ai loro giovani insegnanti mi aspettavano all'ingresso del monastero presso il quale si trova la Tashi School.
Al mio arrivo ho trovato Jitt, insegnante, responsabile del centro e principale referente per l'intera durata della mia permanenza. Dopo alcuni giorni ci ha raggiunti il giovane monaco che risiede da mesi nel monastero, il quale si era recato per qualche giorno a Kathmandu. Ed è in quel momento che, ancora una volta, ho avuto la sensazione di trovarmi in una grande famiglia. Vedere i bambini corrergli incontro ed esultare di gioia per il suo ritorno è stato davvero emozionante.
Questo centro è un luogo che accoglie e protegge i bambini raccolti dalla strada, qui infatti possono studiare, pregare, mangiare, dormire, giocare e ricevere insegnamenti di buddismo tibetano, rimanendo sempre uniti.
Nonostante le difficili situazioni familiari che si sono dovuti lasciare alle spalle da appena qualche mese, sembrano già sentirsi parte di una piccola, serena e armoniosa comunità. Mi ha stupito molto il fatto che dei bambini così piccoli, la maggior parte tra i 2 e i 6 anni, fossero già così ben inseriti nei ritmi di una quotidianità che li vede impegnati in molteplici attività, tra cui lezioni scolastiche, preghiere, pasti, e momenti ricreativi.
Nel corpo insegnanti, oltre a Jitt e al monaco, ci sono anche due maestre: una molto giovane che insegna nepalese ed un'altra che si occupa dei più piccoli.
I bambini attualmente dormono nelle due stanze ricavate sopra al Gompa, che di giorno vengono riadattate a mo' di aule per le varie lezioni scolastiche.
Durante il mio soggiorno sono riuscita a procurare ad ognuno di loro carta, pennelli e colori a tempera. I bambini sembravano piuttosto interessati e incuriositi da quei materiali, tanto che in più occasioni ci siamo ritrovati a disegnare e colorare insieme per poi appendere quei coloratissimi piccoli grandi capolavori.
Con immenso piacere, nel corso della mia visita, ho condiviso con loro le varie attività del giorno: da quelle educative a quelle ludiche, va da sé che trattandosi di bambini molto piccoli spesso era necessario aiutarli anche nelle varie pratiche di cura e igiene personale.
È stata un'esperienza unica e profondamente toccante che mi ha arricchito l'anima. Questi bellissimi bambini, con i loro intensi e vispi occhietti, saranno per sempre nel mio cuore. Riccarda

Mi sono avvicinata all'associazione ormai 15anni fa, proprio perchè mi sarebbe piaciuto fare un'adozione a distanza di un bambino e cercavo una struttura che mi desse fiducia, mi assicurasse che la mia donazione andasse davvero a buon fine e che mi permettesse di avere contatti con il bambino e perchè no, incontrarlo!
E così è stato davvero! Mi è stata assegnata una ragazzina di 12anni di nome Dolkar, gli ho scritto una lettera, gli ho preparato un regalino con oggetti per lo studio che le sono stati recapitati direttamente all'orfanotrofio di Katmandu.. dopo qualche mese ho ricevuto una sua letterina di risposta dolcissima, piena di gratitudine e un disegno meraviglioso che tuttora è appeso nella mia sala. E' iniziato così un rapporto stupendo con questa ragazza, che ho potuto seguire e veder crescere a distanza, anche attraverso foto e video degli eventi della scuola.
Per non parlare dell'occasione unica in cui l'ho potuta conoscere di persona, grazie ad un viaggio organizzato dall'associazione nell'agosto 2017 (allego foto).. è stata un'emozione unica incontrare lei e tutti gli altri bambini della scuola, davvero anime gentili e speciali, un dono meraviglioso!
Con il Covid le comunicazioni sono diventate più complicate, però Dolkar ormai grande ha avuto accesso ad un cellulare privato e siamo quindi tuttora in contatto frequente; ora ha terminato gli studi e vive e lavora per un hotel in Sud Korea. Finalmente può costruirsi un futuro, che senza l'aiuto dell'associazione e di Lama Tashi, non sarebbe stato possibile.
Terminato il percorso di studi obbligatorio, ovviamente l'associazione non può più farsi carico dei ragazzi grandi, li aiuta a trovare un lavoro e poi li lascia volare con le loro ali, per seguire l'educazione dei più piccoli.
Per questo, una volta che Dolkar ha raggiunto la sua autonomia, ho deciso di continuare ad aiutare l'orfanotrofio, adottando una seconda bambina di nome Lakpa, che tuttora sta frequentando la scuola Tashi Orphan School e sta crescendo in una famiglia meravigliosa, di cui mi sento parte e in cui è rimasto un pezzo del mio cuore.
Non vedo l'ora di abbracciare anche lei di persona!
Mila